mercoledì 27 marzo 2013

Partiamo dal basso...

L'idea di oggi è quella: da dove partire? Perché poi è qui essenzialmente il problema. Tutti vogliamo guarire, stare meglio, ma è indubbio che per certe persone il partire è la parte più difficile.

Si ha un bel dire: bisogna amare, perdonare, lasciare andare. Ecc... tutte belle cose. Ma la situazione presente può essere talmente ingarbugliata, così disperata tale da non permettere neppure un primissimo passo. Eppure... eppure ci sono persone che hanno cominciato un percorso di guarigione dal basso, appunto, da punti estremamente bassi, come dopo un grave incidente invalidante o dopo aver ricevuto una condanna per ergastolo o la diagnosi di una malattia rara, incurabile e mortale.

Quindi il "basso" dal quale si deve partire per la guarigione è il basso nel quale noi stessi ci sguazziamo, ci siamo inseriti, perché una parte di noi ama questo torbido. Partire dal basso significa prima di tutto identificare la parte di noi che resiste alla guarigione, ma non in senso astratto, quanto nel senso concreto di una resistenza a lasciare andare una caratteristica della situazione attuale che, pur avendo un'aura negativa, comunque ci attrae.

Partire dal basso significa entrare in noi stessi, partire da dentro. La decisione di guarire è solo personale e implica solo passi personali. Per quanto triste o disperata la situazione sia, c'è un modo. Si può.

Ma dirlo in questo modo sembra più una presa in giro. Ciascuno potrebbe avere una sua visione della cosa talmente forte da dire che non c'è soluzione. Resiste. Forse non vuole guarire. Ma non è importante. Il rosso è rosso, anche se una persona ha paura ad ammetterlo.


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