giovedì 11 aprile 2013

Chi soffre?

E' facile dire "sto soffrendo" ma non è altrettanto semplice definire il soggetto di questa sofferenza.



(preso da:  aforismi)

Dando per scontato che non si ha fame, sete o freddo... evidentemente la carne non soffre; si può dire che sia lo spirito, il cuore... già, è proprio questo il punto. Se questo blog vuole portare alla guarigione del cuore bisogna assolutamente definire quando questo cuore soffre.

Secondariamente bisogna vedere se questa sofferenza ci appartiene. "Ma certo che ci appartiene, siamo noi!". Si potrebbe dire. Ma pensiamo ad un'ustione. Siamo andati al mare senza crema solare e torniamo ustionati, la pelle brucia, è rossa, ecc... si può dire che la sofferenza ci appartiene o, invece, che sentiamo bruciore?

Noi non ci identifichiamo con la nostra pelle, diciamo semplicemente: "mi sono ustionato", oppure: "Oggi la sciatica mi fa un male cane", ma riusciamo a non identificarci con la pelle o con il nervo sciatico.

Perché invece nel cuore è diverso? C'è uno stato indesiderato e la mente sta male perché evidentemente c'è una situazione che non le piace. A chi non piace? Alla mente. Ma se provo a sollevare una cosa pesante e non ce la faccio non dico: "la mia mano non è forte abbastanza", ma "io non ce la faccio a sollevare questo mobile". Mi identifico con la mano e con la sua debolezza.

Cosa succede però nel caso della mano? Chiedo aiuto. Chiamo una persona ad aiutarmi, ingaggio una ditta di traslochi. E nel caso della mente. Se c'è un problema irrisolvibile, per me... cosa faccio? Chiedo aiuto. Ma a chi?

Chi è che sta soffrendo e chi potrebbe aiutarci?









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