lunedì 22 aprile 2013

Profumo di guarigione

C'è un momento in cui sembra di essere arrivati al centro; sembra che il tunnel, sebbene lungo, abbia superato il picco. Ma come è possibile sapere se questa sensazione sia vera o un'illusione? Le ricadute sono immensamente più dolorose della causa primaria, proprio perché sono inaspettate.

Aspettare a cantare vittoria o essere ottimisti? C'è un segno vero che la strada percorsa porti effettivamente alla guarigione o no? Mi limito a dare dei segnali, ma per ciascuno potrebbero essere diversi, del resto anche con me non sono testati... Il segno forse più importante è la riscoperta di essere soli e di stare bene da soli. Questo perché la condizione umana, è quella di essere inesorabilmente soli: tolta la famiglia, gli amici, la società, ognuno è un'isola e nello stesso tempo parte del tutto, ma quest'isola è autosufficiente.

Molte volte la depressione nasce da una supposta mancanza: di affetto, di soldi, di figli, di successo nella vita, di salute, ecc... un chiaro segno di guarigione è cominciare a credere che non manchi nulla alla propria felicità, che non c'è nulla da ottenere per essere felici, ma è tutto qui, semplicemente perché si è. E questo essere è proprio ciò che è già perfetto, semplicemente perché è. Se non fosse perfetto... non esisterebbe.

Ma questa intuizione razionalmente non ha senso. La si comprende solo in un certo profumo, magari passeggiando sotto queste piogge di aprile e, per un attimo, solo un attimo, sentirla internamente.

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