lunedì 29 aprile 2013

Assoluta cooperazione


“Enlightenment is: absolute cooperation with the inevitable.”





Assoluta cooperazione con l'inevitabile. Sembra una cosa troppo forte. E lo è. Ogni singola parola è un macigno.

Assoluta: senza riserve. Senza dire: "Ma io... ma lui... ma lei..."

Cooperazione: non è solo accettare, è cooperare e quindi cooperare anche se (soprattutto se) il fato sembra avverso.

Con l'inevitabile: tanto comunque quello che deve accadere accade comunque. Poiché: this is it! Questo è quello che c'è, prendere o lasciare. No, prendere o prendere. E basta. Lasciare (con il suicidio) è solo un prendere con la violenza, un dare un messaggio forte di non cooperazione. Ma inesistente, perché l'io che dà quel messaggio non esiste. E un messaggio da una fonte inesistente è esso stesso vuoto.


Assoluta cooperazione con l'inevitabile è un affidarsi ad una potenza più forte, perché tutti i nostri sforzi per risolvere la cosa si sono dimostrati fallimentari.

E' il terzo dei dodici passi del recupero degli alcolisti anonimi:


3) Abbiamo preso la decisione di affidare le nostre volontà e le nostre vite alla cura di Dio, come noi potemmo concepirLo.

Affidare la "nostra" volontà significa non riconoscerla più "nostra", perché la nostra volontà, volenti o no, ci ha portato a questo caos. A questa situazione di disperazione assoluta... il primo passo:

1) Abbiamo ammesso di essere impotenti di fronte all’alcol e che le nostre vite erano divenute incontrollabili.

Qui dice "di fronte all'alcool", ma potrebbe essere qualunque altra cosa: il gioco, il sesso, droghe, violenze, ecc... qualunque comportamento autodistruttivo.

Assoluta cooperazione: non più la "mia" ma la Tua volontà. Anche se all'inizio la medicina sarà amarissima.


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