venerdì 19 aprile 2013

Niente da ottenere

Non c'è nulla da ottenere, neppure la guarigione: essere guariti è una condizione solo dell'essere, permanente. Essere malati è invece la cosa impermanente, ciò che non è importante, viene e va. Considerarsi malati (e quindi bisognosi di guarire) è indice che non si è ancora capito che malati non si è, che tutto ciò che è capitato ha soltanto dato forma a sensazioni, esperienze dell'essere che sono andate, le lezioni imparate, tutto finito.

C'è molto da lavorare sul concetto di guarigione che si può anche chiamare risveglio. Si è parlato molto sul risveglio graduale o istantaneo; ma cosa vuol dire poi graduale?

La guarigione avviene per miracolo ed un miracolo è per definizione istantaneo. Non si è mai visto Lazzaro resuscitato in tanto tempo o l'acqua che per diventare vino diventa prima acqua sporca. Il tempo nel miracolo non esiste e la guarigione è un miracolo perciò per sua natura è istantanea.

Quando si dice che non c'è nulla da ottenere significa che ciò che si ottiene non viene costruito pezzo per pezzo, ma tutto in una volta. La guarigione può richiedere anni, decenni, per chi ci crede anche decine di reincarnazioni, ma in sostanza non è la guarigione lenta ma il lento riconoscere che non c'è nulla, appunto, da guarire. Si ha già tutto.

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