venerdì 5 aprile 2013

Vero sé

La "guarigione" (ma forse è meglio togliere le virgolette, le ho messe solo per sottilineare il fatto che tutti noi siamo già sanati dal principio) si può ritenere completata quando si agisce in linea con il nostro vero sé. Riconoscere se stessi e guarire è un tutt'uno.

Ossia il lavoro che occorre fare per guarire è quello di riconoscere le proprie vere ragioni che sono state alla base della nostra situazione attuale. Queste vere ragioni sono le ragioni che fanno paura, perché è difficile ammettere di essere stati responsabili del proprio dolore. Ma il senso del guarire è proprio questo: riconoscere che il nostro non essere noi stessi ha causato scelte sbagliate che ora si ripercuotono sul nostro stato attuale.

E' ciò che abbiamo fatto che ora determina questo presente, ma non in un semplice Karma di causa-effetto, quanto, direi, una graduale (a volte brusca!) realizzazione di ciò che siamo. Fare qualcosa di sbagliato significa semplicemente fare qualcosa che non era esattamente ciò che desideravamo fare e, dunque, adesso ha un effetto negativo su di noi.

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