lunedì 6 maggio 2013

Amore per la verità

C'è questo allora. L'amore per la verità è ancora precedente al processo di guarigione. Non si può voler guarire senza desiderare di vedere veramente ciò che c'è. O, meglio, è possibile desiderare di stare meglio, ma ciò sarà limitato a un bene superficiale.

La verità vi renderà liberi, è questo il regalo della verità. Ma viene con un prezzo: la verità incondizionata ci metterà di fronte a tutto quello che vogliamo tenere nascosto.

Adamo ed Eva hanno vergogna dopo che conoscono la verità, perché la verità sul loro bene e male è vergognosa, ognuno ha i suoi scheletri, come si suol dire, nell'armadio. Ma la buona notizia è che questi scheletri sono morti, appunto, non fanno paura se non la paura che diamo loro. La verità è affrontare questi scheletri e rendersi conto che si possono lasciare stare, i demoni stanno lì, carcasse innocue sugli scaffali della mente, non fanno più paura perché non si ha avuto vergogna di ammettere che esistevano.

L'amore per la verità li ha disattivati, mentre la vergogna di nasconderli dà loro potere. Questo sembra un mistero, almeno per me. Probabilmente ha a che fare con la psicologia base in cui ciò che si resiste persiste.

La verità è un modo per non resistere più a nascondere ciò che volevamo da tanto tempo nascondere: vuotare il sacco? Non è propriamente un percorso analitico, come sdraiarsi sul lettino e confessare tutte le nostre paure e desideri... no, è un vuotare il sacco prima di tutto a se stessi, rendersi conto che non si ha più motivo di aggrapparsi a certe convinzioni, ad una certa immagine di sé.






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