domenica 5 maggio 2013

La soluzione

Se la soluzione è già qui allora il problema non c'è mai stato. Trascendere il problema significa rendersi conto che il nostro stato d'animo senza il problema è migliore: la mente segue sempre il percorso di minima resistenza, se un problema viene mantenuto a lungo allora significa che la mente considera l'aggrapparsi al problema uno stato di minore fatica rispetto alla sua soluzione.

Questo è però difficile da comprendere per problemi di natura esterna: se sono disoccupato è difficile credere che voglio continuare ad esserlo perché la mia mente crede che la disoccupazione sia meglio dell'occupazione. Però... se c'è un vivo allora questo vivo è per definizione occupato (altrimenti sarebbe morto): se io sono disoccupato, prima di essere disoccupato sono esistente.

E' il fatto stesso di esistere che mi permette di essere disoccupato. E' qui il cardine per la soluzione, perché se veramente la mia condizione di disoccupazione minacciasse la mia esistenza allora farei qualcosa perché la mente troverebbe il modo di conservare se stessa.

Questo è un altro modo per dire che il problema esterno diventa un problema interno, di percezione. E' per questo motivo che quasi tutte le correnti spirituali dicono che il mondo esterno è un'illusione. Non nel senso che non esiste, ma nel senso che ciò che percepiamo è una versione del mondo che non ha attinenza con la realtà.

La soluzione del problema è riconoscere che ogni problema nasce dal fatto che non voglio accettare il mondo per come è: this is it.

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