mercoledì 29 maggio 2013

Perdono che manca

Si parlava della ricerca interiore, ma è molto difficile, quasi impossibile umanamente, trovare la serenità in una situazione di palese ingiustizia. Come mettere d'accordo tutti i buoni propositi di ricerca interiore, di non vittimismo, di elevazione spirituale se si è in una situazione ingiusta?

Dicevamo della totale responsabilità, ma è anche vero che questa totale responsabilità sembra un prezzo estremamente grave, ma cosa è la gravità? Cosa è questo peso?

E' il perdono che manca.

Più la situazione è insostenibile, più è grave, più vuol dire che da qualche parte c'è appunto un grave, un peso che si vuole tenere sulle spalle. Un attaccamento, un rancore, una pretesa, una aspettativa.

Questo è il punto da togliere. Le catene sono sempre autoimposte, perché se la società, il coniuge, l'amico, l'amore della nostra vita, i figli, i genitori non ci perdonano noi possiamo sempre perdonare loro e noi stessi, malgrado tutto, tutto? tutto.

Più la situazione è grave più vuol dire che dobbiamo essere gentili con noi e con loro, acquisire del tutto la responsabilità e poi lasciarla.

Inspirare: inspiro la colpa.

Espirare: espiro, la lascio andare. Non è colpa mia. Non esiste colpa. C'è solo pace.

ORA c'è solo pace.

ORA questo peso non c'è.

ORA posso veramente perdonare me stesso ed andare avanti.

Quale è il prezzo? Rinunciare ad una casa? Dei figli? Una moglie? Un posto di lavoro? Una posizione sociale?

Quale è il prezzo?

Inspiro: questo prezzo è meno del respiro.

Espiro: perdono me stesso per aver fallito. Ma posso ancora vivere, ho ancora il respiro.

Il peso è andato.

Nessun commento:

Posta un commento