venerdì 10 maggio 2013

Il prezzo è più basso

Il prezzo è più basso, comunque, di qualche secolo fa. La verità nei "tempi passati", aveva un prezzo di sangue. Bastava non essere esattamente conformati al pensiero dominante per essere imprigionato o torturato o quantomeno esiliato. Socrate, Gesù, Savonarola, Giordano Bruno, Giovanna d'Arco, Ipazia hanno tutti pagato a caro prezzo l'essere "diversi", non conformati.

D'altra parte è anche vero che era molto più semplice, all'epoca, vivere diversamente senza che nessuno ti disturbasse. Ciò che dava fastidio al "potere" (che poi non è potere, ma questo è un altro discorso) era la pubblicità... mentre se uno seguiva il "vivi nascosto" non aveva granché rogne.

Adesso, forse, il cambiamento è leggermente diverso. Una persona può predicare senza problemi ma il "vivi nascosto" è abbastanza valido ancora adesso, perché comunque la verità ha un prezzo.

Forse un prezzo non di sangue, ma un prezzo di emarginazione, di solitudine sì. La questione è però che non c'è scelta: una volta avviato un percorso di ricerca della verità si può concludere solo in tre modi: suicidio, pazzia o guarigione.

Molti, purtroppo, si fermano ai primi due stadi. Il "suicidio" può anche essere virtuale, ossia il negare ciò che si è intravisto perché fa troppa paura; il problema di questa rimozione è che tende a far diventare matti, svincolati dalla realtà, perché appunto si è compresa la natura ultima delle cose ma la si rifiuta, negando in realtà la verità si diventa molto più strambi di quel che si era prima.

Allora tanto vale togliere tutti i veli. Ma questo ha appunto un prezzo; il prezzo è che si lascia in un certo qual modo tutto quello che si dava per scontato, persino le cose più "normali", come l'amore romantico. Si diventa irrimediabilmente soli; in compagnia di tutto il mondo, ma soli.

Nessun commento:

Posta un commento